Proverbi su figli e parenti

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La famiglia mono-nucleare dei giorni d’oggi sarebbe un abominio nella mentalità di qualche decennio fa, quando l’unione faceva davvero la forza. I guadagni venivano equamente distribuiti, così come le spese ammortizzate dalla convivenza di più gruppi familiari sotto un medesimo tetto, di certo più abitabile di un moderno monolocale. Le donne si davano il cambio nel gestire i lavori domestici, nell’accudire la numerosa prole e gli anziani, anche perchè non c’erano ancora, salvo rari casi, il concetto di lavoro femminile nè sgravi alle fatiche muliebri in asili o case di riposo. Gli uomini poi si alternavano nel lavoro dei campi, nell’allevamento del bestiame e nella gestione dei commerci a seconda dell’età, dell’esperienza e delle personali capacità, così che queste famiglie aggregate funzionavano come micro società. Certo, gli attriti e i malumori non mancavano e c’era anche chi avrebbe preferito a volte non avere parenti continuamente a contatto. I figli poi erano una necessità, per mantenere il lavoro dei campi e garantirsi un sostegno nella vecchiaia, ma a volte non risultavano come la speranza aveva portato a pensare.

Occorre curarli da piccoli e da grandi ancora di più. I figli richiedono attenzioni quando sono piccoli e quando sono grandi anche di più.

Un sol figlio o nessuno è tutt’uno. E anche Il figlio solo è disgraziato, perchè troppo accarezzato. Nella società contadina era inconcepibile il figlio unico, che veniva considerato quasi malato.

Le figlie voglion esser custodite più dei figli. Con una figlia femmina c’era il pericolo che venisse ‘disonorata’ prima del matrimonio; per questo l’educazione era molto più restrittiva.

Alleva i figli poveretti, se li vuoi ricchi e benedetti. Chi ha fiorini, trova cugini.

Molti parenti, molti tormenti. Altra versione di ‘I primi nemici sono i parenti’.

Figlioli e frittelle, più ne fai più vengon belle, ed anche ‘Figlioli e lenzuoli non sono mai troppi’, ma anche ‘pianta che ha molti frutti non li matura tutti’, cioè anche il numero dei figli non poteva essere eccessivo, se li si voleva crescere in modo adeguato. Ed anche ‘Alla gente che non ha figli, non chiedere denaro nè consigli’.

Parenti serpenti. Ed anche ‘I parenti sono come le scarpe: più sono stretti più fan male’, oppure ‘chi vuol vivere e star sano, dai parenti stia lontano’.

Tutti godono a vedere i matti in piazza, purchè non siano della sua razza, o anche ‘chi non ha poveri o matti nel parentado, o di tuono o di lampo dev’esser nato’.

Ninnare i putti non è da tutti. La cura dei bambini, ieri più di oggi, senza le comodità e le conoscenze odierne, assorbiva la madre in modo piuttosto pressante, tanto che si diceva anche ‘per chi veglia una culla, tutto il resto non val nulla’.

I parenti della moglie sono dolci come il miele. I parenti del marito sono agri come l’aceto. Ma anche ‘tutti i parenti hanno i loro difetti’.

L’articolo continua alla pagina seguente!

One Response

  1. rina 7 Maggio 2013

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