Ultimamente sui social network si fa un gran parlare del fungo reishi (il cui nome scientifico è ganoderma lucidum) un fungo dalle molteplici proprietà benefiche. Se volete una panoramica base su questo organismo potrete trovare delle informazioni utili leggendo: “Reishi o Ganoderma Lucidum, un prodotto naturale unico”. In questo articolo, invece, ci focalizzeremo sui benefici di questo fungo dalle sorprendenti proprietà e, infine, per chi fosse interessato, daremo delle raccomandazioni sugli integratori a base di reishi e sulle modalità di assunzione degli stessi.
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I principali benefici del Ganoderma
Il ganoderma è un fungo parassita che cresce sulla corteccia degli alberi, che ne assume una consistenza un po’ dura ed un sapore dal retrogusto amarognolo e legnoso. Il corpo fruttifero (ovvero la parte esposta all’esterno) e il micelio (cioè i filamenti che collegano un gruppo di funghi) venivano utilizzati dopo l’essiccatura nella medicina tradizionale cinese ed oggi vengono utilizzati sotto forma di polvere o pillole per combattere tantissimi disturbi.
Il fungo reishi viene utilizzato, per stimolare il sistema immunitario contro le infezioni virali come la normale influenza ma anche quella suina e aviaria; per contrastare malattie polmonari tra cui l’asma e la bronchite e alcune malattie cardiache; in più contribuisce al miglioramento di alcune condizioni come la pressione alta e il colesterolo alto; è utile nei casi di malattie renali, di cancro, e di malattie del fegato.
Ma non è non è ancora finita qui. Questo speciale fungo viene comunemente usato anche per il trattamento dell’HIV / AIDS, del mal di montagna, per la sindrome da stanchezza cronica, per i disturbi del sonno (come l’insonnia), per le ulcere dello stomaco, per l’avvelenamento, e il dolore dell’herpes. Altri usi ancora per questo fungo riguardano la riduzione dello stress e dell’affaticamento. Infine -in combinazione con alcune erbe – il fungo reishi è usato anche per trattare il cancro alla prostata.
Effetti collaterali
Dopo aver letto questa lista praticamente infinita e quasi incredibile di benefici, potrebbe venirvi naturale domandarvi se, per caso, il ganoderma non porti con sé anche degli effetti indesiderati.
A questo riguardo occorre premettere che la maggior parte degli effetti collaterali che sono stati osservati con l’utilizzo del fungo reishi sono di entità piuttosto lieve e comprendono mal di testa, vertigini e secchezza della bocca, della gola e del naso.
Un altro suo effetto negativo rilevato riguarda l’irritazione della pelle, che può manifestarsi come un arrossamento della pelle con eventuali eruzioni cutanee.
Ad ogni modo, in genere l’ingestione di questo fungo non comporta effetti collaterali. In alcuni rari casi – legati ad un’assunzione esagerata di tè fatto con la polvere del fungo – si è rilevato che aveva causato mal di stomaco e disagio generale che si era potuto anche concludere con nausea, vomito e diarrea.
Il ganoderma è noto anche per la sua proprietà di inibizione dell’aggregazione piastrinica. Questo significa che non andrebbe assolutamente assunto da chi sta seguendo un trattamento per la fluidificazione del sangue o per chi è portato ad un eccessivo sanguinamento. Infatti, a causa della sua componente adenosina, il fungo reishi (nelle forme più gravi) può portare a emorragie interne e gastriche. A causa di questo suo effetto collaterale particolare, potrebbe accadere – a chi sta utilizzando un anticoagulante, o a chi si trova “nel mezzo” di una terapia anticoagulante – di soffrire di episodi di epistassi. Per queste ragioni in questi casi in modo particolare, è raccomandabile chiedere l’approvazione del proprio medico curante prima di assumere il ganoderma lucidum.
Dal momento che uno dei vantaggi del fungo reishi è che può essere utilizzato per abbassare la pressione sanguigna, ciò potrebbe rivelarsi come un effetto collaterale per chi sta già intraprendendo una diversa terapia a lungo termine per abbassare la pressione del sangue. Anche in questo caso è importantissimo affidarsi al proprio medico che saprà raccomandare se, e quanto, prodotto assumere: se il dosaggio della terapia non viene rispettato si rischia di incorrere in un abbassamento improvviso della pressione anche a livelli eccessivamente bassi.
Un ultimo effetto collaterale legato all’uso del ganoderma lucidum, seppure molto raro, è quello di provocare danni al fegato. Un consumo eccessivo potrebbe infatti portare ad una tossicità epatica. Infine, è bene sapere anche che non sono ancora stati condotti sufficienti studi sull’utilizzo del fungo reishi durante la gravidanza e l’allattamento: per questa ragione la maggior parte dei medici lo sconsiglia in queste delicate fasi.
Raccomandazioni
Ricordate che non esiste una dose appropriata unica per quanto riguarda il fungo reishi, perché questa dipende in relazione a diversi fattori di carattere personale, come l’età e la salute generale: anzi, secondo i più critici, in questo momento non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per stabilire una gamma di dosi consigliabili per quanto riguarda il fungo reishi.
A questo proposito, é anche giusto tenere a mente che i prodotti naturali non sono sempre necessariamente sicuri e che i dosaggi sono comunque sempre importanti (soprattutto quando riguardano un comportamento eccessivo).
Per questo motivo, il consiglio è quello di acquistare il reishi in pillole o in capsule (che è il modo migliore per tenere sempre sotto controllo le dosi). Al momento dell’acquisto affidatevi ai prodotti al 100% naturali, fatti in Italia da aziende su cui ci si può fidare, come ad esempio il Bio Reishi di Bioness che, stando a quanto si può leggere nella recensione del prodotto che trovate su Segreti del Benessere – è un buon prodotto, che val la pena provare.
Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!