Proverbi e perle di saggezza

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La cultura contadina ha il proprio modo di vedere il mondo, disincantato e a tratti ludico. Se anche i suoi detti coloriti hanno avuto origine in contesti e in tempi lontani, dove non vi erano il sentire e la moralità odierna, hanno la veridicità di quanto concerne l’uomo, inteso come essere atemporale, indipendente dalla cultura e dalle circostanze. E’ il monito di Publio Terenzo Afro ‘honmo sum: nihil humani a me alienum puto’ del secondo secolo a.C. che ci insegna come, dall’antichità ai giorni nostri, in Europa, così come agli antipodi del nostro mondo conosciuto, l’uomo abbia elaborato una saggezza di fondo che sempre vale e varrà.

Prima di parlare mastica le parole. Cioè bisogna riflettere bene su ciò che si sta per dire.

Chi non fa niente non sbaglia niente. Cioè chi fa, spesso incappa in errore, ma almeno si è preso la responsabilità di agire.

Monti e monti non si incontrano mai. Detto di due persone che non danno disponibilità a mettersi d’accordo, come fossero due montagne inamovibili e separate.

Meglio arrossire una volta che ingiallire cento. Modo molto fisico che traspone il detto ‘meglio vivere di rimpianti che di rimosrsi’.

Santa Miseria non mi abbandonare, che anch’io spero di non lasciarvi mai. Tipica preghiera del pigrone.

Chi fa cesti, ne fa di belli e ne fa di brutti. Le cose non riescono sempre come speriamo.

Chi esce, riesce. Detto che ha spinto molti a emigrare, ovvero, chi si allontana dal proprio ambiente per tentare la sorte spesso riesce nella sua impresa.

Servo d’altri si fa chi racconta i segreti che sa. Si fa servo di altri chi racconta in giro i fatti propri.

Quando il pero è maturo cade da solo. Cioè a volte le situazioni si chiariscono da sole col passare del tempo.

Chi legge studia, chi viaggia impara. Ma anche ‘val più la pratica della grammatica’.

Fa il bene e scordatelo, fai il male e pensaci. Cioè se vuoi avere una vita tranquilla, agisci sempre per il bene. Il male prima o poi viene vendicato.

Lascia il fuoco ardente e corri in soccorso alla partoriente. Cioè quando ci sono necessità non si deve attendere ma intervenire subito.

La paglia messa vicino al fuoco si brucia. Non si devono mettere insieme due persone dal carattere contrapposto ma anche due giovani di sesso opposto, se non si vuole che succeda l’irreparabile.

Il buon no vale più di un sì stentato. Cioè anche i dinieghi, se detti con grazia, possono essere più efficaci di sì strappati con malumore.

L’ignoranza fa le corna alla ragione. Cioè la ragionevolezza e l’ignoranza non vanno chiaramente d’accordo.

Essere al mondo tanto per riempirlo. Cioè essere talmente stupido o inutile che si è al mondo per fare numero.

Avere il dono di Dio di non capire niente. Modo elaborato per dare dello stupido a qualcuno.

L’articolo continua alla pagina seguente!

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  1. Salvatore Totò Santamaria 8 Gennaio 2022

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