Mancanza di vitamina K
La mancanza di vitamina K e una conseguente emorragia può risultare da molteplici situazioni:
Avvelenare con vitamine K antagoniste: Molti dei topici agiscono inducendo la mancanza di vitamina K che, ad alti livelli, conduce ad una morte per sanguinamento. I derivati della Cumarina come Warfarina e dicumarolo interferiscono con il riciclaggio della vitamina K (vedi sopra)e conducono perciò ad una carenza di vitamina K. Alcuni tra i nuovi tipi di topicida hanno una così grande forza agente velenifera da uccidere non solo topi, ma anche cani e gatti in caso di assunzione del farmaco.
- Malattie epatiche: Il fegato sintetizza gli acidi della bile e vengono secretati all’interno dell’intestino, in cui giocano un ruolo molto importante per l’assorbimento dei grassi. La vitamina K, come vitamina che dissolve i grassi, richiede un assorbimento regolare dei grassi per il suo stesso assorbimento. Le malattie epatiche che risultano dalla diminuzione della sintesi del sale della bile sono riconducibili ad una disparità nell’assorbimento della vitamina K e nella sua mancanza.
In più, un maggior numero dei fattori coagulanti sono sintetizzati quasi esclusivamente nel fegato, quindi una malattia epatica intacca il coagulamento del sangue per via di molteplici meccanismo.
- Malattia intestinale: malattie che risultano causate da un malassorbimento dei lipidi nell’intestino possono essere riconducibili ad un cattivo assorbimento di vitamina K, come per il fegato.
Due altre situazioni dovute a mancanza di vitamina K hanno ricevuto un recente interesse:
- malattia emorragica dei neonati sono il risultato di una mancanza di vitamina K, e possono portare alla morte o a danni cerebrali permanenti, Alla nascita, il fegato non ha essenzialmente nessuna riserva di vitamina K e la mancanza di assunzione di vitamina K o situazioni che in qualche modo interferiscono con l’assorbimento di vitamina K sintetizzata- batteriologicamente può portare a questa situazione. Molti bambini ricevono più vitamina K con integratori per prevenire che ciò accada.
- Rischio incrementato di fratture o riduzione della densità delle ossa possono risultare da un inadeguata assunzione di vitamina K, a causa del ruolo di estrema importanza che rivela nella produzione di proteine delle ossa come l’osteocalcina. Molte teorie cliniche hanno supposto il fatto che, in certe situazioni, integrazioni di vitamina K possono aiutare l’integrità delle ossa. Sembra altrettanto plausibile che l’uso di vitamine K antagoniste come la Warfarina, per l’anticoagulazione, hanno effetti tossici sulla crescita accelerata delle ossa.
Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!