Articoli per la casa: i dati delle vendite 2019

Quali sono i numeri riguardanti le vendite 2019 dei prodotti per la casa, come biancheria e piccoli elettrodomestici? Ecco i dati che permettono di evidenziare gli andamenti di un comparto commerciale che, nonostante la crisi, continua ad attirare le attenzioni dei consumatori italiani.

L’offerta di articoli per la casa

Se c’è un settore, oltre a quello relativo alla tecnologia, che sembra non conoscere grosse preoccupazioni è quello degli articoli domestici: che si tratti di biancheria, oggetti di arredamento oppure elettrodomestici di piccole dimensioni, l’offerta dei principali produttori e distributori riesce ancora a mantenere ferma la presa sui consumatori italiani.

Tutto ciò è frutto non soltanto della inevitabile attenzione che gli acquirenti manifestano nei confronti di prodotti sempre utili all’interno delle abitazioni, ma anche delle scelte commerciali di alcune grandi catene di distribuzione, che hanno saputo coniugare al meglio la propria offerta, articolando i propri cataloghi in modo da attirare una clientela eterogenea. In tal senso, si può prendere ad esempio il nuovo volantino NKD, azienda tedesca specializzata nella vendita di articoli per la casa, per evidenziare la varietà di prodotti proposti al pubblico.

Si tratta all’evidenza di scelte strategiche, che hanno permesso a questa ed altre aziende di reggere meglio gli urti provenienti dalla decrescita degli ultimi anni e che, invece, ha interessato in misura di gran lunga maggiore altri comparti. Di seguito, si analizzeranno in dettaglio i risultati, rispettivamente, del settore della biancheria domestica e di quello dei piccoli elettrodomestici.

I numeri del tessile per la casa

Venendo ai dati relativi alle vendite della biancheria domestica, la minore incidenza della crisi si ricava dalle statistiche Reportex sui fatturati del triennio 2016-2019. Infatti, al netto della diminuzione degli introiti che ha colpito tutti i settori riconducibili all’abbigliamento, si registrano elementi positivi, come quelli relativi all’arredo della camera da letto e al settore della biancheria da bagno, che riescono a portare alle aziende un incremento delle vendite pari al 10% in media.

Dimostrano maggior sofferenza, invece, le aziende specializzate nella produzione di articoli per la tavola, dove ad una generale flessione delle vendite si accosta anche la tendenziale trasformazione delle preferenze da parte dei consumatori, meno attratti dalla necessità di acquistare tovaglie e più inclini a preferire soluzioni smart, come il set americano, o ricercate, con “mise” per serata che si accompagnano anche ad altri elementi di arredamento della tavola.

Per quanto concerne la concentrazione geografica delle vendite, l’ultimo trimestre del 2018 e il primo del 2019 hanno dimostrato una maggior dinamicità in Lombardia e nel Nord-Est, contro una generale flessione delle vendite nel resto dello stivale. I numeri, però, risultano sorretti principalmente dai grandi marchi di distribuzione, mentre appare ormai irreversibile la progressiva decadenza dei centri manifatturieri più piccoli.

Le vendite dei piccoli elettrodomestici per la casa

Dopo aver esaminato le tendenze relative al reparto della biancheria domestica, altri numeri interessanti provengono dall’analisi del mercato relativo ai piccoli elettrodomestici casalinghi. In questo caso, il report GkF presentato all’IFA 2019 restituisce un trend di mercato decisamente più incoraggiante.
Infatti, le vendite dei piccoli elettrodomestici sono cresciute del 9,3% nel primo semestre del 2019, a fronte di un ampliamento del 2,7% dell’intero comparto dei TCG (i Techinal Consumer Goods), ossia i beni di consumo tecnologico. Ad oggi, il mercato globale del piccolo elettrodomestico assume un valore pari a 24,3 miliardi di euro, con numeri positivi che concernono in particolare l’aspirazione, la preparazione delle vivande e delle bevande, nonché i trattamenti aria, settori che da soli rappresentano circa la metà del mercato.

I prodotti che hanno registrato le migliori performance nell’ultimo anno sono, in particolare, gli aspirapolvere robot (con una crescita del 18%) e quelli senza filo (+27%), seguiti dai dispositivi per la preparazione di bevande, come macchine da caffè (crescita dell’11%), e da quelli per il trattamento dell’aria (+19%).

Anche in questo caso, la distribuzione geografica delle vendite sembra rivelare considerazioni interessanti. Le maggiori percentuali di crescita in termini di fatturato, infatti, si concentrano nel centro-nord della Penisola, dove le vendite sono aumentate fino al 21%, con un aumento in cifra di quasi 6 miliardi di euro nel primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di minore impatto la crescita del piccolo elettrodomestico nel meridione, dove il fatturato, pur sempre crescente, risulta aumentato di appena 609 milioni di euro (con un +8,1% rispetto all’aumento registrato l’anno precedente).

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