Il disturbo bipolare, noto anche come disturbo maniaco-depressivo, è una malattia mentale in cui una persona sperimenta frequenti sbalzi di umore. Entro un breve periodo di tempo, una persona può sperimentare sbalzi d’umore da un estremo all’altro: questi frequenti sbalzi d’umore possono essere terribili per le persone che vivono con lui o con lei.
L’esatta causa del disturbo bipolare non è ancora nota, alcune delle possibili sono una predisposizione genetica, stress, squilibri ormonali, squilibrio nella chimica del cervello, cambiamenti fisici nel cervello, l’abuso di droga o alcool e qualche esperienza traumatica. Una volta diagnosticato il disturbo bipolare, una persona ha bisogno di trattamento esteso e a lungo termine. Generalmente i medici prescrivono dei farmaci, ma se siete interessati ad un trattamento naturale, potete anche prendere in considerazione rimedi erboristici: consultate un naturopata o un erborista qualificato per una guida corretta. Ma se volete provare i rimedi naturali, ecco la lista dei migliori rimedi della Nonna per trattare il disturbo bipolare in modo naturale.
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Olio di pesce
Essendo ricco di acidi grassi omega-3, l’olio di pesce può aiutare nel trattamento del disturbo bipolare. Contiene EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), essenziali per la produzione di ormoni e la salute dei tessuti nervosi. L’olio di pesce migliora la funzionalità del cervello e aiuta a superare la depressione. Per un corretto dosaggio consultate il medico ma è possibile mangiare regolarmente pesce grasso come tonno, sgombro, salmone, aringhe e trote, tutti pesci ricchi di acidi grassi omega-3.
Radice di valeriana
La radice di valeriana è nota per le sue forti proprietà sedative che possono aiutare a calmare il sistema nervoso. E’spesso usato come medicina alternativa per l’ansia, disturbi del sonno e disturbi dell’umore. La valeriana promuove la sensazione di calma e riduce la tensione nervosa e lo stress, oltre ad ansia, irrequietezza e da lievi a moderati cambiamenti di umore. Questa erba è facilmente disponibile sul mercato in varie forme, come radice secca, bustine di tè, capsule, e estratto liquido.
Passiflora
La passiflora ha proprietà sedative che possono ridurre l’ansia e l’eccitabilità sperimentata durante gli episodi maniacali del disturbo bipolare. Aiuta anche a curare l’insonnia. Anche se questa erba non ha effetti collaterali, a volte può causare disturbi di stomaco quindi prima di prendere questa erba è opportuno parlarne con un medico. Aggiungete un cucchiaino di passiflora in tazza di acqua calda e lasciate macerare per 10-15 minuti. Filtrate e bevete questo tè un paio di volte al giorno.
Magnesio
Il magnesio funziona in modo simile al litio, ma con minori rischi per la salute. Funziona come un bilanciatore dell’umore e riduce i sintomi del disturbo bipolare, oltre a promuovere il buon sonno. In realtà, la carenza di magnesio spesso porta a insonnia e ansia: i livelli di magnesio sono naturalmente bassi durante periodi di stress e duro lavoro, sarà quindi il caso di assumere integratori di magnesio per via orale. È anche possibile includere nella vostra dieta alimenti ricchi di magnesio come spinaci, bietole, semi di zucca, semi di girasole, anacardi, soia e fagioli neri.
Vitamina B
Le vitamine del gruppo B possono essere utili per chi soffre di disturbo bipolare, perché aiutano a regolare l’umore. Le vitamine B1, B6, B9 e B12 sono particolarmente importanti in quanto possono contribuire a ridurre i sintomi come ansia, irritabilità, depressione, sbalzi d’umore e stanchezza. La vitamina B1, detta anche tiamina, migliora la circolazione del sangue nel cervello e nel corpo. La vitamina B6, chiamata anche piridossina, combatte l’irritabilità. La vitamina B9, popolarmente nota come acido folico, è fondamentale per il mantenimento della corretta funzione cerebrale e la sintesi di sostanze chimiche cerebrali chiave.
La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è necessaria per la produzione di alcuni neurotrasmettitori e la sua carenza è legata ai sintomi di mania, irritabilità, psicosi, depressione e stanchezza. Dato che le vitamine del gruppo B lavorano insieme, è bene assumere un supplemento di vitamina B totale che disponga delle corrette proporzioni delle diverse vitamine B. Potete anche mangiare cibi ricchi di vitamina B come latte, uova, cereali, verdure a foglia verde e soia.
Erba di San Giovanni
L’erba di San Giovanni è un antidepressivo a base di erbe molto popolare in quanto aiuta a curare la depressione lieve e moderata. Colpisce anche diverse sostanze chimiche cerebrali. Tuttavia, coloro che soffrono di disturbo bipolare dovrebbe prendere questa erba solo dopo aver consultato un medico in quanto può innescare mania e tende a interagire con un gran numero di farmaci.
Liquirizia
Anche la liquirizia può aiutare con il trattamento del disturbo bipolare in quanto agisce come antidepressivo. Sembra anche influenzare la produzione di ormoni. Coloro che soffrono di disturbo bipolare possono bere tè alla liquirizia: fatelo aggiungendo un cucchiaino di radice di liquirizia essiccata ad una tazza di acqua calda e lasciate in infusione per 10 minuti. Scolate la soluzione e il vostro tè è pronto.
Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!
Senza parole…. vergognatevi
No, non sono proprio tutte panzane. Certo se la malattia scoppia al suo stadio più grave, è imperativo ricorrere ai FARMACI specifici, che hanno però, con il passare del tempo, pesanti effetti collaterali, come ingrassare molto, cosa che può ancora apportare depressione e, nel caso del litio, occorre un costante monitoraggio dei suoi livelli nel sangue, perchè può diventare molto tossico.
Al fine di poter ridurre questi farmaci progressivamente, gli integratori, sempre che non ci siano interferenze, sono molto utili: ho sentito parlare di una persona che a seguito di forti e ripetuti eventi traumatici, ha sviuppato questo grave disturbo e inzialmente è stata curata con farmaci piuttosto forti, che però l’hanno aiutata a superare la fase più critica e stava davvero meglio. in seguito rimsta incinta, il medico disse che in gravidanza e allattamento non poteva prendere quelle medicine a meno insorgessero problemi gravi, di aspettare concluso allattamento. Ma dopo allattamento ha assunto integratori di olio di pesce, o mangia sgombro o salmone, insomma pesci grassi, prende integratori di magnesio o mangia datteri, e soprattutto dose da 1 gr. vitamina C da acerola, e anche dosi di vitamina gruppo B. Il risultato è che fino ad ora, e sono passati due anni, non ha ancora dovuto riprendere farmaci, anche se sempre rimasta sotto controllo medico, e smbra stare sufficientemente bene.
Oggi i cereali raffinati, lo zucchero bianco, la frutta e la verdura di serra e fuori stagione, ci impoveriscono di vitamine e sali minerali importanti, e siamo abituati a ricorrere ai farmaci che però copiano sinteticamente le molecole dei prodotti naturali: in effetti con questo disturbo, per esempio, si sviluppa una evidente scorbuticità, ma bisogna ricordare che lo scorbuto (malattia molto grave) venne curato con la vitamina C contenuta in ortaggi e frutta.
Quindi, SEMPRE E SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO e previa sua approvazione, utilizzare gli integratori di Vitamina C, olio di pesce grasso, magnesio e vitamine gruppo B, cibarsi di cereali integrali e verdure verde scuro, eliminare zucchero bianco e usare quello grezzo di canna, eliminare o quasi carne rossa e di maiale per optare più su pollo, tacchino, uova, oltre al pesce, può apportare significativo beneficio e magari, se non proprio arrivare ad eliminare i farmaci, almeno poterli progressivamente ridurre abbastanza (sempre sotto controllo medico) in modo da abbassare il disagio dei pesanti effetti collaterali.
Questo modo di alimentarsi comunque è indicato per tutti, anche a titolo preventivo rispetto a tutte le malattie.