Cartomanzia: storia e istruzioni per l’uso

Avete mai sentito parlare della cartomanzia? Ecco una breve introduzione!

Avete mai sentito parlare della cartomanzia? Ecco una breve introduzione!

Durante la sua lunga tradizione nel raccontare e scrivere rimedi naturali, la Nonna è stata molto spesso apostrofata come cartomante. Non è ancora riuscita a capire se con accezione positiva o negativa, ecco quindi che ha voluto un po’ approfondire la questione: la sete di conoscenza della Nonna è sempre alta, per fortuna Internet aiuta spesso in questi casi a trovare mille risposte ed ecco cosa ne è venuto fuori.

Storia della cartomanzia

Si può credere che la cartomanzia si tramandi da secoli o millenni, ma questa idea è fondamentalmente errata: le prime origini certe risalgono infatti soltanto al 1770, quando Jean-Baptiste Alliette, che si faceva chiamare Etteilla, pubblicò a Parigi un volume che spiegava come utilizzare le carte da gioco francesi per predire il futuro.

Prima di tale data, in Italia e in Germania si trovano alcune testimonianze sull’uso delle carte da gioco a scopo divinatorio già a partire dal cinquecento, ma in questi casi le carte non hanno significati precisi, dunque queste arti sono molto diverse dalla cartomanzia moderna. Dopo Etteilla, fu il turno di Mademoiselle Lenormard, una cartomante francese molto famosa ai tempi e molto richiesta dall’aristocrazia locale, ma soltanto nell’800 la cartomanzia divenne attenzione di occultisti ed esoteristi, perchè la gente iniziò a convincersi che le carte racchiudessero il sapere primigenio, l’unico vero.

Ad oggi, la cartomanzia è un’arte molto diffusa, sebbene negli ultimi anni si sia iniziato a vedere un’inversione di tendenza nelle generazioni più giovani che rifiutano tali preconcetti (in un qualche modo tale inversione di tendenza è analoga a quella che si ha nei confronti della Chiesa, con sempre meno fedeli e più atei tra le nuove generazioni).

Cosa aspettarsi dai tarocchi

Molte persone si avvicinano alla cartomanzia con un po’ di incertezza perchè molto influenzati dallo scetticismo dell’opinione pubblica. Ma la realtà è diversa? Coloro che seguono questa disciplina affermano che la cartomanzia è figlia di una scienza millenaria e sintesi di culture storiche, dunque i risultati seguono uno studio approfondito e preciso: per questo la cartomanzia non ha lo scopo di predire il futuro, bensì quello di analizzare il passato e il presente di una persona per dedurne riflessi sull’avvenire.

Chi sceglie un consulto con un cartomante dovrà avere il desiderio di riflettere sulle questioni che rendono insicura la sua vita, per mettersi in discussione. Spesso le conclusioni appaiono contrastanti, ad esempio:

  • Se un evento non si verifica, allora l’interpretazione data alle carte è soggettiva, in funzione di intuizioni o stato d’animo del cartomante.
  • I tarocchi non servono per fare previsioni matematiche, bensì permettono solo analisi per indicare tendenze e predisposizioni del soggetto in un determinato arco di tempo.
  • I tarocchi non danno inoltre indicazioni su dove andare e su che strada prendere, ma depurano da dubbi e incertezze colui che si sottopone alla lettura delle carte, per prendere o meno delle decisioni per assecondare o bloccare le tendenze in corso.

Se volete approfondire l’argomento, potrete dare un’occhiata ad alcune risorse che trattano di cartomanzia. Dunque concludendo, quando alla Nonna danno di cartomante lo fanno con benevolenza o no? Da una personale interpretazione la risposta è si: una cartomante infatti analizza le tendenze in corso di una persona per aiutarla a trovare la sua strada per il futuro. E questo si che è un bel complimento!

Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!

One Response

  1. Roberto 27 Novembre 2015

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